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A volte potresti avere bisogno dell'intervento di un fabbro professionista per una riparazione urgente. Se hai una porta bloccata, una serratura danneggiata, una chiave spezzata, oppure se devi consolidare il sottotetto della tua abitazione o ripristinare un soppalco pericoloso sei nel posto giusto: i nostri fabbri specializzati saranno subito al tuo servizio 24 ore su 24 per ogni tua necessità. Interventi su grondaie, canali di gronda e bocche di lupo. Apertura porte ascensore.
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zone limitrofe? Spesso accade di aver bisogno di far apportare delle
riparazioni da un fabbro specializzato ed abilitato, che riesca a
risolvere dei guasti che altrimenti comprometterebbero l'utilizzo di
porte, infissi, ascensori e serramenti. Capita di dover far riparare
la porta del garage che risulta essere difettosa, gli infissi che
magari non si chiudono correttamente, una tapparella che si è
inavvertitamente bloccata, la serratura della porta blindata che è
stata manomessa da topi di appartamento, il sistema basculante della
serranda del garage che si è inceppato, di conseguenza non svolge la
sua funzione di aprire e chiudere la serranda adeguatamente. In
tutti i casi menzionati l'unica soluzione possibile è affidarsi ad
un tecnico del settore, in grado di intervenire debitamente sul
problema.
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11 febbraio 2016
Capita
di sentirsi affaticati nello svolgere le mansioni in casa,
soprattutto nel trasportare oggetti di un considerevole peso da un
ambiente ad un altro, un valido aiuto può derivare dall'automatismo
per porte scorrevoli a scomparsa. Oggi è possibile usufruire di
svariati comfort per l'appartamento nel settore delle porte
scorrevoli. Le personalizzazioni sono infinite e riguardano le
tipologie di rifiniture, gli arredi, la disposizione e varietà di
illuminazioni e anche, gli impianti domotici, il controllo remoto
del maggior numero di funzioni, impianti ed apparecchi che si
possono montare in un appartamento. Se siete attratti dalle
innovazioni create nel settore delle automazioni per porte
scorrevoli potrete sicuramente trovare la soluzione adatta a voi.
Per quanto concerne la produzioni di tali porte a livello abitativo,
la nuova automazione magnetica per porte scorrevoli a scomparsa con
portata massima di circa 50 kg, potrebbe essere la soluzione ai
vostri problemi. La struttura di scorrimento è a binario con magneti
fissi, con comando che può essere abbinato ad un sensore ad
infrarossi inserito, ma diversamente pure ad un sistema touch screen
e ad un telecomando, questo si può adoperare anche per prediligere
alcuni ordini di funzionamento particolari come il funzionamento
notturno, con la minima rumorosità. È presente nell'impianto una
scheda elettronica di comando e controllo tipo un microprocessore e
medianti i tasti a bordo permette di normalizzare le velocità di
apertura e di chiusura, il tempo dovuto per la richiusura
automatica, la coordinazione della bassa velocità di avvicinamento,
lo spazio dei rallentamenti e le varie regole di funzionamento.
Un'importante caratteristica per quanto riguarda la sicurezza vede
la forza imprescindibile di movimentazione, determinata ad un valore
che non superi i 220N per eludere il pericolo di intrappolamento.
Installabile su porte con luce da 70 cm a 100 cm, tale meccanismo di
installazione è semplice, anche su porte già esistenti. Montaggio
semplificato al massimo e facilità di impiego dell'automatismo per
porte scorrevoli, duttile, per agevolare la semplicità di impiego
necessaria per un sistema di questo tipo, l'apertura automatica è
attivabile mediante sensori. Tali porte scorrevoli presentano anche
la funzione che consente di aprirle e chiuderle a velocità ridotta
usando un quantitativo inferiore di energia.
4 febbraio 2016
Oramai
è risaputo che per interventi di ristrutturazione di una certa
portata, è possibile fruire della detrazione sul risparmio
energetico solo se si possiedono determinati requisiti. Ci sono
innanzitutto requisiti riguardanti l'immobile su cui si interviene:
deve essere esistente, deve essere sempre stata pagata l'Ici e deve
essere già esistente un impianto di riscaldamento. Inoltre
l'intervento di isolamento delle pareti deve interessare porzioni di
parete o intere pareti che limitano il volume riscaldato verso
l'esterno o verso ambienti non riscaldati. Il semplice isolamento
delle pareti non basta per fruire della detrazione sul risparmio
energetico. È indispensabile, a tal proposito, che in seguito
all'intervento di isolamento le pareti abbiano valori di
trasmittanza termica uguali o inferiori a quelli riportati nella
tabella ufficiale. Se è rilevato un basso valore di trasmittanza
collima un’elevata capacità della parete di arrestare il passaggio
del calore e quindi prestazioni energetiche notevoli. E' per questo
che si parla di valori limite massimi di trasmittanza. Si parla ad
esempio di zone climatiche sono definite in base alla differenza tra
la temperatura che normalmente si mantiene nelle nostre case
riscaldate (20°C) e la temperatura media esterna. In Italia ci sono
notevoli differenze climatiche tra le regioni, che portano ad avere
ad esempio al nord temperature medie esterne inferiori rispetto ad
alcune regioni del sud. Dunque è comprensibile che una parete, per
condurre ad un reale risparmio energetico, debba giungere a valori
di trasmittanza diversi in base alla zona climatica in cui viene
costruita. I Comuni del territorio italiano sono suddivisi, in base
alle loro caratteristiche climatiche. Una volta trovata la zona
climatica di nostro interesse potremo di conseguenza conoscere il
valore limite di trasmittanza che la parete da isolare deve
rispettare per accedere alla detrazione fiscale per il risparmio
energetico. Tecniche di isolamento delle pareti per ottenere la
detrazione del 65%. La normativa sulla detrazione per il risparmio
energetico non indica quali tecniche o materiali utilizzare per
isolare le pareti. Viene semplicemente richiesto il raggiungimento
di valori di trasmittanza complessivi delle pareti inferiori a
quelli indicati in tabella e differenziati in base alla zona
climatica in cui si trova l'edificio. Per la normativa non è quindi
importante la tecnica impiegata, ma il raggiungimento dello scopo
finale, ossia il risparmio energetico.
21 gennaio 2016
Le
bocche di lupo sono importanti per rendere salubri i locali
interrati e seminterrati, assicurandone areazione ed illuminazione.
Anche cantine e locali interrati e seminterrati, anche se non sono
ambienti abitabili necessitano provvedimenti per ottimizzarne
l'impiego. A tal proposito una valida soluzione per rendere vivibili
tali ambienti collima con l'utilizzo della bocca di lupo. Le bocche
di lupo non sono nient'altro che dei manufatti per generare
l'areazione e l'illuminazione di locali seminterrati e interrati.
Essi sono disponibili in molteplici forme: dalla forma scatolare, se
realizzati in calcestruzzo, o nella forma di parallelepipedo a lato
inclinato, se realizzati in vetroresina o polipropilene rinforzato.
Per quanto concerne la parte strettamente esterna, essa può essere
in materiali differenti, ad esempio in vetrocemento, che consentono
esclusivamente illuminazione, oppure se i locali esigono anche di
areazione, a quel punto è preferibile montare una griglia metallica.
Nel caso si propendesse per quest'ultima opzione, in fase di messa
in opera, si dovrà pensare anche allo smaltimento delle acque
piovane. Per l'impiego delle bocche di lupo è bene rifletterci in
fase di progettazione, cosa auspicabile, ma talvolta urge crearli
anche per risanare locali interrati, che, pur presentando aperture,
hanno bisogno di un incremento delle caratteristiche di areazione.
Solitamente, le bocche di lupo si impiegano negli interventi di
nuova costruzione in quanto, creare delle bocche di lupo su edifici
già esistenti, causerebbe effetti positivi, ma non a lungo termine.
Nel caso in cui ci trovassimo innanza ad edifici datati, è
preferibile procedere con l'inserimento l'uso degli scannafossi,
decisamente più idonei, dal momento che la loro realizzazione
presume interventi meno invasive per la struttura dello stabile
esistente. Ma per quanto concerne le bocche di lupo la loro
peculiare forma sagomata migliora al massimo l'areazione e
l'illuminazione dei locali sottostanti, mentre i rinforzi presenti
nella struttura, permettono un ulteriore resistenza ai carichi di
portata. Il sistema della bocca di lupo è dato da un corpo che
rappresenta la bocca di lupo vera e propria, una sorta di recipiente
prefabbricato, con un lato inclinato, costruito in molteplici
materiali. Poi alla base troviamo un foro per il drenaggio delle
acque piovane, cui innestare il sifone per l'espulsione dell'acqua.
3 dicembre 2015
E'
fondamentale che la vostra casa sia dotata di un buon scolo delle
acque piovane, a prescindere che abitiate in una villa, in un
edificio con tetto spiovente di nuova costruzione, è un elemento
imprescindibile. Fondamentali risultano essere le giunzioni
dei vari elementi, in quanto fanno coincidere i termini di alcuni cm
per evitare la creazione di buchi e infiltrazioni, senza però
invalidare la pendenza richiesta, per uno scolo ad hoc. In aggiunta
è bene controllare nel tempo la grondaia perché con il passare degli
anni può essere deteriorata a causa di intemperie, agenti
atmosferici prolungati.
Sul mercato possiamo trovare
gronde realizzate in molteplici materiali: ghisa, rame, pvc
e acciaio. I canali di gronda li ritroviamo diversi nelle dimensioni
e nelle forme: ovvero semicircolare, sagomata, o trapezoidale, anche
se la migliore, per ottenere la massima capacità, è la sezione
rettangolare. C'è una tipologia di gronda adatta ad ogni zona in cui
va installata, ad esempio dove cade la neve cade copiosa e prolunga
la sua permanenza durante l'inverno, è preferibile usare canali di
gronda con bocche piccole, in quanto con il disgelo, la neve con la
sua massa può danneggiare la gronda. Tra i materiali particolarmente
idonei alla fabbricazione delle grondaie ritroviamo il rame,
adoperato per fabbricare i canali; il rame viene utilizzato dalle
aziende fabbricatrici perché il rame non altera le sue
caratteristiche nel corso del tempo, al contrario risulta essere
resistente nel tempo, sia per quanto concerne gli agenti atmosferici
che le alte temperature, inoltre è un materiale ecologico infatti
non rilascia sostanze cancerogene. Dunque è comprensibile perché le
tubature in rame dei canali di gronda siano impiegate soprattutto in
progetti moderni per il recupero delle acque piovane, da usufruire
per servizi domestici come ad esempio gli sciacquoni dei water di
casa, eludendo lo spreco di una risorsa in via di esaurimento quale
l'acqua potabile. Poi se un canale di gronda, ad esempio in PVC, si
dovesse logorare, lo si potrebbe sostituire o magari intervenire
aggiustandolo parzialmente o sistemando l'intero impianto di scolo.
Si vi dovesse occorrere un tecnico specializzato circa la
riparazione della grondaia potete contattarci.
5 novembre 2015
La
diffusione dei canali microforati per la costruzione di sistemi di
distribuzione e purificazione dell'aria nasce della costante
esigenza di ridurre al minimo la spesa energetica degli edifici e
della ricerca di una sempre maggiore efficienza. I micro
fori sono l'elemento grazie al quale tali tipi di canali riescono ad
immettere l'aria purificata nei vari ambienti dell'abitazione, al
posto delle classiche bocchette. Per semplicità, ricordiamo che un
sistema di trattamento dell'aria, per la climatizzazione estiva ed
invernale di un edificio, è dato da una unità di trattamento aria e
da canali di distribuzione e ripresa dell'aria dai vari ambienti.
L'unità di trattamento aria, può fondere l'aria degli ambienti con
quella esterna, assicurandone così il ricambio, talvolta può essere
un semplice split canalizzato.
Il meccanismo su cui
si fonda il funzionamento dei canali microforati è quello di
induzione. L'induzione è un fenomeno fisico che vede
interessati tanto le comuni bocchette di diffusione dell'aria,
quanto i sistemi microforati. Mediante la sua velocità, il flusso di
aria in uscita da una bocchetta e da uno o più fori di un canale di
mandata, tende a trasportare con se stesso l'aria circolante. L'aria
principale del flusso e quella indotta si uniscono in modo da
raggiungere la velocità e la temperatura ideale con le condizioni di
benessere richieste nell'ambiente. I canali microforati sono ideati
per ottimizzare il concetto di induzione, che dipende dalla velocità
del flusso in funzione della quale riesce a diminuire i tempi di
miscelazione tra l'aria in uscita dal canale e quella circostante. I
micro fori migliorano l'attività dei canali di emissione al
contrario di quelli con le con bocchette, che necessitano di una
frequente manutenzione. Il rapporto di induzione valuta il livello
di un canale a micro fori, esso è espresso, dalla divisione tra i
litri di aria dimessi dal canale e quelli di aria immagazzinata,
ossia i litri di aria ambiente miscelati con essi. Tali rapporti
possono assumere, in funzione delle applicazioni valori che vanno da
1 a 5 ad 1 a 30. Generalmente, i canali microforati sono progettati
in modo da ottimizzare l'emissione ed il trattamento dell'aria anche
al cambiare delle sue peculiarità connesse alla temperatura, come in
estate ed in inverno. In tal modo, si riducono i fenomeni come la
stratificazione dell'aria che di frequente può manifestarsi nei
sistemi di distribuzione aria con bocchette, poi per fronteggiare
alle molteplici esigenze estetiche, i canali microforati possono
essere costruiti in materiale tessile o in lamiera zincata, acciaio
inox e rame.
24 settembre 2015
La
rete elettrosaldata è un elemento che viene impiegato in edilizia
come armatura, è data dall'intreccio di cavi d'acciaio, congiunti
tra loro così da creare una maglia quadrata regolare di diverse
dimensioni. La rete elettrosaldata è adoperata come
armatura nella realizzazione di massetti per pavimenti, o massetti
dei solai di copertura. La produzione è di tipo industriale e di
solito utilizza dei fili trafilati in acciaio, che possono essere di
differenti tipologie, infatti è possibile trovare fili in acciaio a
basso tenore di carbonio di tipo lucido, di tipo lucido cromabile,
di tipo zincato o in acciaio inox. Le reti elettrosaldate con acciai
a più alto tenore di carbonio, ossia con un'alta resistenza alla
trazione, hanno delle caratteristiche differenti, che presumono
anche altri aspetti come ad esempio la qualità della saldatura. In
un acciaio l'elemento importante è proprio il tenore di carbonio,
ciò succede perché cambiano alcuni parametri dell'acciaio nel corso
della sua lavorazione e anche nello sviluppo delle caratteristiche
meccaniche anche nel singolo filo d'acciaio che viene data dal
riscaldamento del traliccio nella fase di saldatura. Problemi di
temperatura durante questa fase potrebbero causare anche variazioni
nella forma della struttura progettata. Le tipologie di saldatura da
eseguire su una rete metallica affinché essa diventi appunto
elettrosaldata sono tanti, ma quello che permette di ottenere una
saldatura uniforme è il processo di saldatura per resistenza
elettrica che non determina una riduzione del diametro dei fili
longitudinali, ma al contrario la aumenta nel nodo della saldatura,
rendendola quindi più resistente. In commercio le più diffuse sono
le reti elettrosaldate costruite in pannelli che per le specifiche
situazioni cambiano di dimensione. Mentre se la rete elettrosaldata
deve essere realizzata per armare grandi superfici, per motivi di
praticità nel trasporto e nella messa in opera, si potranno
impiegare le reti in rotolo. Per quanto concerne la differenza tra
le due, le reti in rotolo utilizzano fili di diametro inferiore, che
permettono alla rete di avvolgersi su se stessa, cosa che al
contrario non si può attuare per le reti elettrosaldate in pannelli
che adoperano fili di grande diametro, che manifestano notevole
difficoltà di avvolgimento. L'operazione di saldatura dei vari fili
di acciaio tra loro proprio a formare una maglia solida, viene
eseguita secondo un processo industriale che impiega macchine
saldatrici precise e rulli e carrelli che consentono la
movimentazione di queste reti prima e dopo la loro elettro
saldatura. Per l’installazione di reti elettrosaldate nella vostra
abitazione potete contattare la nostra azienda, le reti
elettrosaldate risultano essere perfette per il riscaldamento a
pavimento.
27 agosto 2015
Cos'è
il certificato o la dichiarazione di conformità di un impianto? Chi
è tenuto a rilasciarlo e in quali casi tale documentazione è
obbligatoria? Queste sono alcune delle domande a cui spesso gli
utenti non sono in grado di rispondere, a causa della poca
informazione.
La dichiarazione di conformità di un
impianto è il documento, consegnato dal tecnico installatore dello
stesso, con il quale si attesta la sua conformità alle norme vigenti
e alle specifiche tecniche richieste. Tale documento venne creato
inizialmente con la legge n. 46 del 1990, ormai sostituita dal
Decreto Ministeriale n. 37 del 22 gennaio 2008, originato con
l'intento di riordinare in un solo provvedimento legislativo le
norme vigenti relative alla sicurezza degli impianti.
Lo scopo è stato anche quello di garantire la sicurezza e
l'incolumità pubblica, evitando specie gli incidenti
domestici causati dal mal funzionamento degli impianti. L'impresa
installatrice deve consegnare il certificato di conformità, al
termine dei lavori di installazione di un impianto di qualsiasi tipo
o del suo integrale rifacimento. Per gli impianti eseguiti prima
dell'entrata in vigore della legge, o per i casi nei quali non sia
possibile rintracciare la dichiarazione di conformità, invece, il
decreto 37/08 ha emesso la Dichiarazione di Rispondenza, che deve
essere compilata a cura di uno dei soggetti previsti dall'art. 7
comma 6 del DM 37/08. La dichiarazione di conformità è obbligatoria
per tutti i tipi di immobili, quindi anche per le civili abitazioni,
e per tutti i tipi di impianti, come:
- impianti elettrici;
- impianti di protezione dalle scariche atmosferiche;
- impianti
di automazione di porte e cancelli;
- impianti radiotelevisivi;
- impianti di riscaldamento, condizionamento e climatizzazione;
-
impianti idro – sanitari;
- impianti gas;
- impianti di
sollevamento (ascensori, montacarichi, scale mobili e simili);
-
impianti di protezione antincendio.
Vediamo che il
certificato viene steso sulla base di un modello pubblicato in
allegato al D. M. 37/08.
Il modello è stato poi variato
con la pubblicazione del Decreto 19 maggio 2010 Modifica degli
allegati al decreto 22 gennaio 2008, n. 37, concernente il
regolamento in materia di attività di installazione degli impianti
all'interno degli edifici. Per la Dichiarazione di rispondenza, al
contrario, non è previsto un modulo uniformato, ma nella pratica
l'installatore dovrà stilare una relazione tecnica in cui si attesti
la perfetta esecuzione dell'impianto. La dichiarazione di conformità
di un impianto deve presentare dei dati obbligatori, così come da
modello approvato dal Ministero del Lavoro, come il tipo di
impianto, i dati del responsabile tecnico dell'impresa, del
committente e del proprietario dell'immobile, i dati relativi
all'ubicazione dell'impianto, i materiali impiegati e la rispondenza
alle norme vigenti. Il certificato deve possedere una serie di
allegati, la cui assenza ne determina la nullità, che sono:
-
il progetto dell'impianto, necessario esclusivamente per immobili
con precise caratteristiche dimensionali;
- lo schema di
impianto;
- la relazione tipologica;
- il certificato di
iscrizione alla Camera di Commercio della ditta.
La
Dichiarazione di Conformità deve essere compilata in
molteplici copie, che devono essere affidate all'utilizzatore
dell'impianto e al committente, due delle copie vanno firmate dal
committente per ricevuta, e una di esse deve essere esibita
dall'installatore allo Sportello Unico dell'Edilizia del comune in
cui è collocato l'impianto.
23 luglio 2015
La
rete elettrosaldata viene impiegata in edilizia come armatura, è
data dall'intreccio di cavi d'acciaio, che vengono saldati tra loro
in modo da formare una maglia quadrata regolare di diverse
dimensioni. La rete elettrosaldata la si può trovare come
armatura nella realizzazione di massetti per pavimenti, o massetti
dei solai di copertura. I tecnici addetti a stenderla sul massetto
devono fare molta attenzione nella realizzazione dei giunti,
assicurandosi che le saldature siano fatte a regola d'arte.
Impiegando questo tipo di filo, non si presentano problemi dal punto
di vista metallurgico e se il lavoro viene svolto bene, i punti di
saldatura non hanno nessuna influenza sulle caratteristiche
meccaniche del filo. La tipologia di produzione prende il nome di
fabbricazione per resistenza elettrica. Le reti elettrosaldate con
acciai a più alto tenore di carbonio, ovvero con un'alta resistenza
alla trazione, presentano delle caratteristiche differenti, che
coinvolgono anche altri aspetti come ad esempio la qualità della
saldatura. In un acciaio l'elemento caratterizzante è proprio il
tenore di carbonio, questo in quanto cambiano determinati parametri
dell'acciaio nel corso della sua lavorazione e anche nello sviluppo
delle caratteristiche meccaniche anche nel singolo filo d'acciaio
che viene essenzialmente determinata dal riscaldamento del traliccio
durante la fase di saldatura. Problemi di temperatura durante questa
fase potrebbero comportare anche variazioni nella forma della
struttura progettata. Le tipologie di saldatura da eseguire su una
rete metallica in modo che essa sia elettrosaldata sono molteplici,
ma quello che permette di ottenere una saldatura uniforme è il
processo di saldatura per resistenza elettrica che non determina una
riduzione del diametro dei fili longitudinali, invece la aumenta nel
nodo della saldatura, facendola diventare più resistente. Se avete
esigenza di impiegare la rete elettrosaldata affidatevi ad un
tecnico esperto.
16 luglio 2015
Un
ascensore oramai obsoleto è un rischio per chi deve usarlo e una
voce di spesa elevata per la sua gestione in condominio, poiché esso
richiederà plausibilmente frequenti interventi di manutenzione.
In tali situazioni la sostituzione completa dell'impianto di
elevazione consiste nell'unica soluzione per garantire una migliore
qualità di vita delle persone che ne fanno uso, ma anche per
aumentare il valore economico dell'immobile. Una condizione analoga,
ordinaria, in cui è essenziale operare un intervento di questo tipo
è quella in cui il vecchio impianto non è a norma e l'ascensore va
sostituito per adeguarsi alle normative vigenti. D'altronde, la
modernizzazione degli ascensori nei grandi centri urbani è un tema
molto sentito in Italia, dove ne sono presenti circa 900.000
esemplari (il numero più alto al mondo), di cui il 60% è in funzione
da oltre 20 anni. Diventa indispensabile dunque ovviare alla loro
sostituzione, sia per contrastare l'invecchiamento delle
infrastrutture, che per garantire un accesso più sicuro e agevole
alla popolazione, la cui età media tende a crescere. Per provvedere
alla sostituzione di un ascensore già esistente, si ricorre
all'installazione di un elevatore privo di locale macchina, pensato
specificamente per la sostituzione di vecchi impianti in edifici
residenziali. Una soluzione di rapida e semplice installazione, in
grado di apportare maggiore valore all'edificio, anche in termini di
sicurezza e accessibilità. Molteplici sono i vantaggi del nuovo
elevatore, innanzitutto si registra una riduzione dei tempi di
installazione; più spazio in cabina a parità di vano; maggiore
confort di marcia per i passeggeri; migliore eco-efficienza. Il
nuovo ascensore può essere infatti installato e messo in esercizio
in tempi molto ridotti, grazie a un innovativo sistema, limitando
così in maniera notevole i disagi per chi vive nel fabbricato. La
capienza della cabina risulta aumentata del 50%, che affianca le
tecnologie a cinghia e a fune in una modalità nuova, usando al posto
del contrappeso tradizionale due sottili masse di bilanciamento,
pulegge più piccole e dispositivi di sicurezza compatti. Si
acquisisce così più spazio, utile sia per le persone che per le cose
da trasportare con sé. La corsa della cabina è armoniosa, il
funzionamento silenzioso e il livellamento al piano di notevole
precisione, grazie al sollevamento centrato e all'accurato sistema
di controllo del carico che assicurano un movimento uniforme. Poi la
macchina inserita in fossa limita i rumori e le vibrazioni
all'interno e all'esterno della cabina.
Tra
le operazioni da ripetere con cadenza annuale c'è sicuramente la
pulizia delle grondaie, da far effettuare da personale compente per
non comprometterne la loro funzionalità. Essa deve essere eseguita
almeno una volta all'anno, in modo tale da evitare il formarsi di
depositi che ostruiscono il passaggio dell'acqua e alla lunga
danneggiano sia la gronda che i relativi supporti.
L'operazione è preferibile farla eseguire da professionisti dal
momento che sono dotati di una attrezzatura specifica. Il tecnico
che si recherà presso la vostra abitazione sarà dotato di una scala
solida, provvista di ancoraggi sicuri al muro (ganci di tenuta), in
modo da eludere rovinose e pericolose cadute. Il tecnico con un
apposito strumento, una volta salito in cime alla scala, formerà dei
mucchietti di detriti che poi potranno essere agevolmente raccolti.
Il rischio che si incorre pulendo la grondaia è quello di intasarla
ulteriormente se non lo si fa nel modo giusto. Ovviamente sono i
filtri la prima parte da pulire e anche la più importante. Poi,
andando in senso contrario a quello della pendenza, si formano tanti
piccolo mucchietti da raccogliere a mano e da non buttare sul tetto.
Si tratta di una operazione abbastanza lunga e complessa che, tra
l'altro, comporta il dover salire e scendere dalla scala moltissime
volte. A tal proposito raccomandiamo per un lavoro a regola d'arte
per la manutenzione e la pulizia delle grondaie, di affidarvi a un
esperto.
21 maggio 2015
È
inevitabile che con l'avvento dell'estate ci si debba proteggere
dalle zanzare, a tal proposito sono essenziali le zanzariere.
Molteplici sono le tipologie di zanzariere a cui si può ricorrere,
ad esempio al modello a soffietto, per porte e portefinestre.
Sistemi per difendersi zanzare sono tanti, si va da quello
tecnologico a quello più tradizionale. Ad esempio sono state
progettate le zanzariere tradizionali e a soffietto, esse
costituiscono una barriera molto efficiente. La loro efficienza
dipende dal fatto che negli anni le case produttrici hanno fatto
progressi in termini di praticità di utilizzo. Prima si era
vincolati dalla barriera fissa, adesso con gli odierni sistemi di
estensione e rientro è possibile aprirle e chiuderle molto
rapidamente e senza incorrere in ostacoli. Le cornici intorno alle
finestre o alle porte conducono i sistemi a scorrimento che tramite
le molle tengono in tensione la zanzariera che, così, rimane tesa,
senza occupare spazio o provocare fastidi. Tali sistemi nel tempo e,
magari con prole per casa, talvolta durano poco, dal momento che le
aperture e chiusure frequenti possono, a lungo andare, sfiancare i
sistemi di fissaggio, danneggiando la chiusura. Esistono in
alternativa delle zanzariere a soffietto, che assicurano una tenuta
più stabile e che hanno un'apertura scorrevole che si chiude a libro
a lato della porta, lasciando così la possibilità di fruire di tutto
lo spazio per passare. Altra problematica può essere data dal calo
di tensione della rete che costituisce la barriera. Ciò è dovuto
all'allentarsi della molla. Ciò può provocare anche delle difficoltà
nel rientro in sede quando si vuole aprire completamente la
zanzariera. In entrambi i casi citati, comunque, è necessaria
un'adeguata e periodica manutenzione della rete, che deve perciò
restare flessibile e integra. Dunque è necessario muoversi con una
certa delicatezza sulla zanzariera, eludendo gli strappi che ne
comprometterebbero l'utilizzo.
Un valido aiuto è dato da un
comportamento corretto in fase d'uso. Evitare i ristagni d'acqua e
sostituirla con cadenza periodica, ostacolando in questo modo la
riproduzione delle zanzare. Tra i molteplici modelli di zanzariera
moderna, troviamo la tipologia a soffietto che consente su porte e
portefinestre di avere facilità di utilizzo e tutto lo spazio a
disposizione per il passaggio, senza movimenti scomodi ogni volta.
Il funzionamento è simile a quello della porta a libro. Ovvero la
zanzariera è plissè e si chiude a soffietto su un lato, ottenendo
pochissimo ingombro laterale. Per l'installazione, la manutenzione o
la sostituzione di zanzariere potete contattare la nostra azienda.
14 maggio 2015
È
inevitabile che con l'avvento dell'estate ci si debba proteggere
dalle zanzare, a tal proposito sono essenziali le zanzariere.
Molteplici sono le tipologie di zanzariere a cui si può ricorrere,
ad esempio al modello a soffietto, per porte e portefinestre.
Sistemi per difendersi zanzare sono tanti, si va da quello
tecnologico a quello più tradizionale. Ad esempio sono state
progettate le zanzariere tradizionali e a soffietto, esse
costituiscono una barriera molto efficiente. La loro efficienza
dipende dal fatto che negli anni le case produttrici hanno fatto
progressi in termini di praticità di utilizzo. Prima si era
vincolati dalla barriera fissa, adesso con gli odierni sistemi di
estensione e rientro è possibile aprirle e chiuderle molto
rapidamente e senza incorrere in ostacoli. Le cornici intorno alle
finestre o alle porte conducono i sistemi a scorrimento che tramite
le molle tengono in tensione la zanzariera che, così, rimane tesa,
senza occupare spazio o provocare fastidi. Tali sistemi nel tempo e,
magari con prole per casa, talvolta durano poco, dal momento che le
aperture e chiusure frequenti possono, a lungo andare, sfiancare i
sistemi di fissaggio, danneggiando la chiusura. Esistono in
alternativa delle zanzariere a soffietto, che assicurano una tenuta
più stabile e che hanno un'apertura scorrevole che si chiude a libro
a lato della porta, lasciando così la possibilità di fruire di tutto
lo spazio per passare. Altra problematica può essere data dal calo
di tensione della rete che costituisce la barriera. Ciò è dovuto
all'allentarsi della molla. Ciò può provocare anche delle difficoltà
nel rientro in sede quando si vuole aprire completamente la
zanzariera. In entrambi i casi citati, comunque, è necessaria
un'adeguata e periodica manutenzione della rete, che deve perciò
restare flessibile e integra. Dunque è necessario muoversi con una
certa delicatezza sulla zanzariera, eludendo gli strappi che ne
comprometterebbero l'utilizzo.
Un valido aiuto è dato da un
comportamento corretto in fase d'uso. Evitare i ristagni d'acqua e
sostituirla con cadenza periodica, ostacolando in questo modo la
riproduzione delle zanzare. Tra i molteplici modelli di zanzariera
moderna, troviamo la tipologia a soffietto che consente su porte e
portefinestre di avere facilità di utilizzo e tutto lo spazio a
disposizione per il passaggio, senza movimenti scomodi ogni volta.
Il funzionamento è simile a quello della porta a libro. Ovvero la
zanzariera è plissè e si chiude a soffietto su un lato, ottenendo
pochissimo ingombro laterale. Per l'installazione, la manutenzione o
la sostituzione di zanzariere potete contattare la nostra azienda.
7 maggio 2015
Durante
l'edificazione di uno stabile ricoprire il tetto e le pareti esterne
con lamiera grecata coibentata si rivela un‘idea brillante perché si
può in modo intelligente collaborare per il risparmio energetico.
La tecnologia ci permette, impiegando coperture metalliche come
copertura di interi fabbricati, di raggiungere risultati vantaggiosi
e durevoli nel tempo. Rivestire un intero edificio di lamiera è un
intervento di una certa portata, dunque prima di procedere è
essenziale valutare alcuni elementi, come ad esempio quale tipo di
copertura costruire, che tipologia di isolamento l'edificio deve
raggiungere dal rumore esterno, se possono presentarsi fenomeni di
condensa a causa degli agenti atmosferici. Il settore specializzato
nella realizzazione di lamiere è arrivato alla progettazione di un
materiale costituito da una lamina di metallo e uno strato di
poliuretano espanso ad alta densità. Lo strato di isolante, che
percorre in modo simmetrico la grecatura del profilo, consente di
ottenere un prodotto coibentato che viene usato facilmente. Poi il
pannello può essere impiegato in base alle esigenze del cliente, il
tipo di pannello illustrato si presta per le coperture inclinate con
una pendenza minima del 7%, ma è perfetto anche per il rivestimento
delle pareti verticali. Tra i materiali con cui può essere costruita
la lamiera esterna ritroviamo il rame, l'acciaio, l'inox,
l'alluminio, in base alle esigenze estetico-funzionali dell'utente.
Lamiera coibentata ed i suoi vantaggi
In
genere fruendo di semplici lamiere metalliche in copertura si può
riscontrare l'impossibilità di garantire una solida resistenza al
calpestio. È scontato che una copertura debba essere calpestabile
specie nel corso degli anni, ciò è indispensabile per poter attuare
una regolare manutenzione, fondamentale per tutelare la resistenza
del tetto nel tempo. Infatti servendosi di materiali poco resistenti
si rischia di generare le cosiddette ammaccature, che provocano
inestetismi sgradevoli. Per eliminare il problema è auspicabile
ampliare notevolmente lo spessore del piano destinato ad essere
calpestato. Si deve in sostanza aumentare lo spessore della lamiera
di copertura accostandola ad un altro materiale resistente. In
genere le coperture in laterizio sono tra le più solide, ma ciò non
vuol dire che siano in grado di rimanere indenni all'impatto con
materiali esterni. Infatti si rivelano così delicate tanto da
creparsi e sfasciarsi. Al contrario le coperture in metallo, in
particolare di eccelsa qualità risultano essere quelle in lamiera
grecata, sono flessibili, assimilano l'urto deformandosi, ma
serbando la loro resistenza agli agenti atmosferici di una
determinata portata, come la grandine. Se ne deduce che la lamiera
coibentata permette di eludere le deformazioni o se si dovessero
verificare risultano essere impercettibili. Modificando lo spessore
della lamiera di copertura inserendo lo strato monolitico di
poliuretano espanso ad alta densità, posto a contatto con il
metallo, assorbe l'urto causato dalla grandine attutendo il rischio
di deformazioni. Infine possiamo affermare che un rivestimento
composto da una lamiera grecata coibentata, consente di risparmiare
energia.
21 aprile 2015